Anche se per l’Argentina, ovviamente, la soddisfazione è magra. Guus Hiddink potrebbe lasciare la guida dell'Olanda con un anno d'anticipo. I Paesi Bassi però risposero colpo su colpo, tant'è che gli argentini Tarantini (gomitata di Johan Neeskens)[69] e Luque terminarono la partita con le magliette sporche di sangue. In un primo momento il presidente del Consiglio dell'Imprenditoria Argentina (CEA), José Alfredo Martínez de Hoz, che era stato incaricato di studiare una riforma economica di tipo liberista, e lo stesso presidente della giunta militare, il generale Jorge Videla, poco informato di calcio, non sembrarono intenzionati a investire grandi mezzi finanziari nei mondiali. [58], Per arrivare in finale quindi l'Argentina avrebbe dovuto battere il Perù (ormai privo di motivazioni importanti) con almeno quattro reti di scarto: il commissario tecnico César Luis Menotti mise in campo una squadra con ben quattro attaccanti, Kempes, Leopoldo Luque, Oscar Ortiz e Daniel Bertoni. [51] Al 78' Didier Six imbeccato da Michel Platini venne spinto appena fuori area dallo stesso Luque (tornato in ripiegamento difensivo) e cadde all'interno di essa ma l'arbitro non fischiò. Il suo successore fu il generale Antonio Luis Merlo, ma in realtà il vero dirigente dell'organizzazione dei mondiali fu fin dall'inizio il capitano di vascello Carlos Lacoste, ufficiale di marina strettamente legato all'ammiraglio Massera. ARGENTINA. Con questo meccanismo i costi della manifestazione divennero molto elevati; pur non essendo disponibili calcoli precisi, alcune fonti hanno riportato che le spese salirono dai 100 milioni di dollari inizialmente previsti fino a 520 milioni di dollari, una cifra oltre cinque volte superiore a quella impiegata dalla Spagna nel 1982 per organizzare il suo campionato mondiale[8]. Il commissario tecnico César Luis Menotti espresse le sue preoccupazioni e si augurò una maggiore «fortuna» in campo durante il torneo. L'assunzione del potere da parte della giunta militare e l'instaurazione di un regime terroristico basato sulla repressione, sulla detenzione in strutture segrete, sulla tortura e sull'eliminazione fisica dei presunti oppositori politici, ebbe profonde ripercussioni in tutti i campi della vita sociale argentina, e provocò una rivalutazione generale del programma organizzativo dei campionati del mondo. In Italia il problema del regime argentino e della repressione, in pratica, quasi non esistette: la stampa si limitò perlopiù a occuparsi del solo lato sportivo e non approfondì affatto l'analisi della situazione politico-sociale del Paese, se non con poche e marginali eccezioni[22]. Il Brasile, reduce dal deludente campionato del mondo del 1974 che sembrava aver decretato un importante indebolimento del calcio sudamericano, dal febbraio 1977 era allenato, dopo la sostituzione di Oswaldo Brandão, dal nuovo commissario tecnico Cláudio Coutinho, personaggio di notevole cultura, tecnicamente molto preparato e profondo conoscitore delle nuove tattiche del football moderno. I giocatori non avvertirono la gravità del problema, cioè lo svolgimento del massimo torneo calcistico in una nazione sottoposta a una barbara repressione, e in pratica tutti si limitarono ad affermare l'estraneità dello sport dal contesto politico-sociale; perciò nessuno si rifiutò di prendere parte al mondiali per motivi connessi alla situazione nel Paese. Iniziò battendo la Francia per 2-1 con reti di Rossi e di Renato Zaccarelli, pur avendo subito un gol di Bernard Lacombe dopo pochi secondi dall'inizio della gara, l'Ungheria per 3-1 con gol di Rossi, Bettega e Benetti, e i padroni di casa per 1-0[50] con la rete di Bettega. Al 45' un rigore concesso per un fallo di mano forse involontario ma evidente commesso nuovamente da Tresor consentì agli argentini di passare in vantaggio con il capitano Daniel Passarella; nel secondo tempo i francesi ebbero alcune occasioni e pareggiarono con Michel Platini, ma la partita fu decisa a favore dell'Argentina da uno spettacolare gol di Leopoldo Luque con un gran tiro di destro al volo (dopo uno stop e un rimbalzo) da circa 20 metri al 73'. Nella gara ci fu comunque un comportamento poco sportivo degli avversari in occasione del pareggio: infatti prima gli Oranje fecero fallo sullo stesso Zoff, poi non restituirono la palla all'Italia quando il portiere la buttò fuori per riprendersi dalla botta, quindi segnarono in quell'azione[55]. Alla luce di questi risultati la Polonia vinse il girone con cinque punti, mentre i tedeschi si classificarono secondi con quattro. [35] Non esistendo all'epoca un ranking ufficiale, la FIFA alla vigilia del sorteggio doveva decidere le modalità dell'estrazione, e, soprattutto, scegliere le teste di serie; queste godevano del vantaggio di concordarsi tra loro i gironi, e quindi la sede delle proprie tre partite, nonché del ritiro (importante anche in funzione delle enormi distanze tra le città argentine). I Verdeoro mostrarono però un'inattesa sterilità realizzativa: misero infatti a segno solo due reti in tre incontri. ... Un uragano albiceleste spazza via il Paraguay: sabato a Santiago sara' l'Argentina a sfidare il Cile per la Coppa America 2015. [34], Va detto che l'abbinamento tra Argentina e Italia non fu deciso dal sorteggio:[35] le due squadre erano state infatti inserite nello stesso girone, in fase di definizione delle "fasce" di sorteggio. L'organizzazione da parte del regime militare, L'Italia giocherà nel girone con l'Argentina, Una Ital-Juve da record. It was held in Argentina between 1 and 25 June. Entrambe le reti arrivarono con conclusioni da fuori area[54], e Dino Zoff fu criticato dalla stampa per i gol subiti da lontano. L'altra qualificata del girone fu l'Argentina che mostrò nelle tre partite grande spirito agonistico, e che fu fortemente sostenuta dal pubblico di casa. Il piano di azione montonero prevedeva di evitare accuratamente di colpire le strutture calcistiche, le squadre, i turisti, gli spettatori e le autorità internazionali; vennero proibiti attacchi a meno di 600 metri dagli stadi. Di Maria si accende a sprazzi e centra due traverse, Messi festeggia senza incidere particolarmente la sua 100esima presenza con l'Albiceleste: neanche gli ingressi nella seconda parte di gara di Pereyra, Tevez e Lamela riescono a dare quel guizzo in piu'. Quest'ultima squadra venne poi travolta per 6-0 dalla Germania Ovest nella seconda gara, grazie anche a una doppietta del promettente Karl-Heinz Rummenigge, proprio mentre i polacchi battevano per 1-0 i tunisini con un gol del capocannoniere di quattro anni prima, Grzegorz Lato. [65], La partita fu drammatica e aspramente combattuta: gli argentini passarono in vantaggio alla fine del primo tempo grazie a una rete realizzata dalla corta distanza dal capocannoniere Mario Kempes alla fine di una veloce incursione in area di rigore, mentre durante il secondo tempo gli Oranje cercarono ripetutamente il gol senza successo. Al termine della prima fase si sarebbero qualificate le prime due di ogni gruppo; per la classifica dei gruppi in caso di parità di punti sarebbe stata presa in considerazione la differenza reti e, in caso di parità di differenza reti, il numero di gol segnati; in ultima istanza di sarebbe proceduto al sorteggio. Scopri le migliori offerte, subito a casa, in tutta sicurezza. Essendo già qualificate di diritto l'Argentina, paese organizzatore e la Germania Ovest, campione in carica, erano disponibili solo quattordici posti, che sarebbero stati assegnati alle selezioni nazionali vincitrici dei vari raggruppamenti di qualificazione. Ma a Martino alla fine va bene cosi'. Queste voci peraltro non sono mai state confermate e i dirigenti montoneros hanno sempre recisamente negato di avere avuto contatti con l'ammiraglio Massera[14][32]. Al contrario, a maggio e a giugno 1978, quindi poco prima e durante il torneo, aumentarono le uccisioni e i sequestri nelle sezioni clandestine di detenzione; le operazioni repressive si svolsero però con la massima attenzione alla segretezza[14]. I forti interessi economici delle principali società italiane, e oscuri collegamenti tra i militari argentini e influenti personalità italiane, possono verosimilmente aver contribuito a minimizzare il problema argentino; anche i comunisti italiani, in linea con la miope politica del partito comunista argentino, considerarono inizialmente i militari come «il male minore»[25], di conseguenza non venne mai messa in discussione la partecipazione azzurra al mundial. La fase iniziale a gironi fece registrare molti risultati inattesi e fece emergere le qualità di alcune squadre poco considerate alla vigilia. La finale venne giocata il 25 giugno a Buenos Aires tra le due squadre che avevano vinto gli ultimi due gruppi, l'Argentina e i Paesi Bassi, in uno stadio Monumental inondato dai tifosi con coriandoli e con rotoli di carta, in un'atmosfera di forte tensione e di fervore nazionalistico. Solo a partire dall'edizione del 1986 la FIFA stabilirà la contemporaneità delle ultime partite dei gironi, onde evitare polemiche o risultati di comodo; ciò anche dopo il cosiddetto patto di non belligeranza di Gijón avvenuto nell'incontro fra Germania Ovest e Austria nell'edizione del 1982.[62]. Mondiali 1978. In base a questi risultati i Paesi Bassi ebbero accesso alla finale, la seconda consecutiva, mentre l'Italia si qualificò, nonostante la sconfitta, alla finale per il terzo posto. Le prime richieste dell'Argentina negli anni 1950 avevano ricevuto il forte supporto politico del presidente Perón che, pur non essendo un appassionato di calcio, intendeva sfruttare propagandisticamente la manifestazione internazionale. La partita fu caratterizzata ancor prima del suo inizio da episodi incresciosi e sospetti. Durante il recupero però, ancora Tibor Nyilasi, graziato in precedenza, rifilò una violenta ginocchiata ad Alberto Tarantini, e l'arbitro non poté far altro che mostrargli il cartellino rosso. Il partito socialista francese appoggiò l'iniziativa, che venne supportata da personaggi del mondo artistico e culturale; per sostenere il boicottaggio vennero anche creati dei manifesti e altro materiale propagandistico[17]. Nell'approssimarsi dell'evento, le manifestazioni delle cosiddette Madri di Plaza de Mayo, cominciate nel 1977, furono inizialmente ignorate dai media di massa; la televisione olandese fu la prima a trasmettere un servizio sulla coraggiosa protesta, proprio il giorno dell'inaugurazione dei mondiali[23], e solo durante il torneo la stampa internazionale cominciò a divulgare informazioni e testimonianze riguardo ai cortei dei parenti dei desaparecidos[24]. Nella prima giornata i Verdeoro sconfissero nettamente 3-0 il Perù con una doppietta di Dirceu e un calcio di rigore di Zico; i peruviani, dopo i brillanti risultati del primo turno, apparvero molto più deboli[56] e non riuscirono più a segnare.